Hai paura del dentista? Nei nostri studi di Avellino e Monteforte irpino pratichiamo la sedazione cosciente per dare serenità alla seduta odontoiatrica.
Nonostante le nuove tecnologie abbiano trasformato profondamente gli interventi odontoiatrici, rendendoli di fatto quasi indolori, l’esperienza dal dentista resta, nell’immaginario comune, una delle più temute.
Sono lontane anni luce, infatti, le scene di facce gonfie ed estrazioni dolorose.
Quasi ogni azione compiuta dal dentista, oggi può essere effettuata riducendo a zero il dolore.
Per chi proprio non riesce a vincere la paura, anche di fronte ad interventi che per loro natura non creano grosse conseguenze dal punto di vista della sofferenza, esiste la possibilità di sottoporsi a sedazione cosciente.
Quando è possibile utilizzare tale pratica? Esistono controindicazioni? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Delia Corrado, dello studio odontoiatrico Mone di Avellino.
Dottoressa Corrado, quando si parla di sedazione cosciente, a cosa si fa riferimento?
« E’ una particolare anestesia che induce rilassamento nel paziente, abolendo di fatto ogni possibilità di avvertire dolore senza tuttavia causare perdita di coscienza».
Quando è consigliato sottoporre il paziente a sedazione cosciente?
« la sedazione cosciente è sicuramente consigliata per alcuni interventi a cui devono essere sottoposti i bambini, oppure le persone adulte particolarmente ansiose, se devono sottoporsi ad interventi di chirurgia orale
Perché è utile la sedazione cosciente?
«E’ utile perché, con determinati pazienti più sensibili, consente di intervenire in maniera sicura ed efficace, portando a compimento la terapia indicata senza correre rischi.
Ci sono controindicazioni per la sedazione cosciente?
«Diciamo che non tutti i pazienti possono sottoporsi a tale forma di anestesia. La sedazione è sconsigliata nelle donne in gravidanza, in soggetti che soffrono patologie cardiovascolari gravi, difficoltà respiratorie
Ci sono particolari accortezze che occorre seguire nei giorni che precedono l’intervento?
«Diciamo che, di norma, qualche giorno prima alla data fissata per l’intervento, vengono valutate le condizioni generali del paziente, se necessario vengono eseguiti degli esami di laboratorio e fornite delle istruzioni da seguire, come una fase di digiuno di almeno 6/8 ore».